Una storia lunga trent’anni, dal 1500 al 1533, raccontata in prima persona da Isabella d’Este.
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Ricordi riordinati per sé o per i posteri, seguendo le sensazioni e i sentimenti contrastanti provocati dalle missive che Robert de la Pole, un religioso (ma questo lo scoprirà solo in seguito) le manda, alternando profferte sentimentali ‒ rigorosamente platoniche ‒ a cronache dettagliate di quel che accade nei vari Stati, soprattutto quello pontificio. La prima immagine che torna alla memoria di Isabella è la cacciata degli Sforza da Milano da parte dei Francesi nell’aprile 1500, notizia portata da uno stravolto Giovanni – fratello del marchese Francesco Gonzaga. E da lì si snodano nella memoria e sulla carta gli anni passati a intessere alleanze politiche con la casata che governa Milano, mischiati alla frenesia del momento...
Una storia lunga trent’anni, dal 1500 al 1533, raccontata in prima persona da Isabella d’Este. Ricordi riordinati per sé o per i posteri, seguendo le sensazioni e i sentimenti contrastanti provocati dalle missive che Robert de la Pole, un religioso (ma questo lo scoprirà solo in seguito) le manda, alternando profferte sentimentali ‒ rigorosamente platoniche ‒ a cronache dettagliate di quel che accade nei vari Stati, soprattutto quello pontificio. La prima immagine che torna alla memoria di Isabella è la cacciata degli Sforza da Milano da parte dei Francesi nell’aprile 1500, notizia portata da uno stravolto Giovanni – fratello del marchese Francesco Gonzaga. E da lì si snodano nella memoria e sulla carta gli anni passati a intessere alleanze politiche con la casata che governa Milano, mischiati alla frenesia del momento...