La triste storia d'amore tra una sartina malata e un giovane poeta squattrinato… è questo che oggi cerchiamo nella Bohème? Certamente no. La vicenda, un po' scontata e quasi stucchevole, diventa immortale una volta aperto il sipario: da questo momento, complice la musica, lo spettatore cade inesorabilmente nella “rete” ordita dall'autore.
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Come illustra il volume, La bohème ha un ruolo centrale non soltanto nel percorso personale del compositore, ma anche nell'evoluzione della musica operistica italiana a cavallo tra XIX e XX secolo. Storicizzare Puccini nelle coordinate culturali del suo tempo significherebbe congelarlo nel passato, mentre tutta la sua opera è vivissima e in sintonia con la civiltà e la sensibilità della nostra epoca. Scopriamo così che il musicista non è l'ultimo rappresentante della tradizione melodrammatica italiana, ma il primo di una nuova epoca.