La necessità di regolare l'attività produttiva ha costantemente sottoposto il corpo femminile, in tutte le culture, al controllo sociale, attraverso la magia, la religione e in epoca più moderna attraverso la medicina.
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Ad annullare sofferenze e disagi di momenti cruciali, come la pubertà, il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa, intervengono i farmaci, mentre queste fasi, da sempre legate a una rivendicazione di tempo per sé e a una valorizzazione della propria differenza sessuale, sono viste come una malattia da curare, poiché opposte al ritmo frenetico del quotidiano e ai modelli che la società ci chiede di perseguire.